orge
Rose 8/8
di MissSerena
18.06.2024 |
5.983 |
5
"Oggi io non voglio stabilire chi di voi sia il migliore, se non altro perché è qualcosa che non avrebbe senso, ma donarvi tutta me stessa come ringraziamento..."
Era passato un anno dall'incontro con AJ che aveva cambiato la mia vita, facendomi passare dall'essere un'acida zitella a una mezza ninfomane sempre disposta a concedersi, e poco importava se fosse a uomini o donne, o ancor meglio ad entrambi.Durante quell'anno avevo conosciuto molti uomini, delle più diverse razze con un'età compresa fra i venti e i cinquanta, con un unico comune denominatore, una mazza sopra la media che sapevano usare più che bene.
Essendo il giorno dell'incontro con AJ anche il mio compleanno, decisi di festeggiarlo in modo diverso dal solito, con qualcosa che più s'addicesse al mio nuovo stile di vita, e l'idea me la diede involontariamente Wilma dicendomi che "Più cazzi ci sono, più c'è divertimento".
Mi resi conto che non potevo fare un'orgia con tutte le mie nuove conoscenze; quindi, le misi in una lista per poi iniziare a scartare quelli con cui mi era trovata non dico male, ma non proprio benissimo, riducendola alla fine a 'soli' cinque nomi.
Ovviamente c'era AJ, ma come non poter mettere Bruce l'uomo che per primo m'aveva fatto provare il piacere della doppia penetrazione, o Esteban e Don che insieme formavano una coppia quasi perfetta tanto erano affiati. Non potei neanche escludere Francis, un giovane caraibico conosciuto da poco, che non so se avesse più muscoli o tatuaggi, ma che era lo stallone più di razza con un membro che sfidava le leggi della medicina.
Mi resi subito conto che invitarli tutti e cinque voleva dire uscirne a pezzi, anche perché era ben difficile che non si mettessero in competizione fra loro col risultato di usarmi come una bambola gonfiabile, ma del resto l'idea di averli tutti per me era qualcosa a cui non riuscivo a non pensare, così li contattai uno per uno, spiegandogli subito la mia idea.
Un paio all'inizio fecero i riottosi, più che altro per discussioni avute fra loro, ma alla fine accettarono tutti quanti, dandosi appuntamento alle diedi di sabato sera in un locale vicino casa mia.
Per l'occasione mi feci preparare una torta personalizzata a forma di pene, sopra la quale feci scrivere solo l'età ma non il nome, e un paio di bottiglie di buon champagne francese, che prosciugarono da sole i miei risparmi.
Non avendo mai vinto la vergogna d'entrare di persona in un sexy shop, feci i miei acquisti on-line, trovando anche delle buone offerte ma soprattutto quello che cercavo.
Passai il giorno della festa a prepararmi neanche fossi una debuttante pronta per il suo ingresso in società, andando nel pomeriggio da un estetista chiaramente gay, che mi fece una perfetta depilazione integrale delle parti intime.
Tornata a casa mi feci una bella doccia, passando poi molta crema lenitiva fra le gambe, e un paio di clisteri, perché volevo esser ben pulita per i miei uomini, per finire davanti al comò per truccarmi. Il primo risultato fu insoddisfacente, perché mi faceva il classico mascherone senza senso, così tolsi tutto e puntai su qualcosa di più tenue, ma non per questo meno sensuale. Mi schiarii il viso per poi calcare la mano sulle sopracciglia con una matita nera che le fece sembrare più spesse e folte, e un rossetto rosso fuoco che rese le mie labbra irresistibili.
Avendo intenzione di colpire i miei uomini fin da subito, avevo comprato un completo intimo con tanto di reggicalze in latex rosso, ma lasciai nel pacchetto il piccolo perizoma perché mi stringeva troppo. Misi invece delle calze nere con la riga dietro, che furono un problema da sistemare non avendo delle gambe perfette, per finire con dei sandali con tacco diciassette e almeno tre dita di zeppa.
Mi resi conto che non erano neanche le nove e mezza, ed io ero carica come una batteria appena comprata, così cercai di rompere l'attesa ascoltando un po’ di musica, sino a quando non sentii suonare il campanello.
"Dove cazzo ho messo la vestaglia." dissi a me stessa non avendo il coraggio d'aprire la porta mezza nuda, e trovandola sulla sedia dove l'avevo sistemata poco prima.
Con quel kimono un po' più lungo della norma, andai ad aprire la porta, facendo entrare i miei amanti per poi baciarli uno per uno una volta che furono tutti dentro.
"Rosa hai così voglia di cazzo che ci hai chiamato in cinque ?" mi domandò Bruce dandomi anche una piccola pacca sul sedere.
"Perché non stai zitto e ti metti sul divano insieme agli altri." gli risposi fingendo di dargli un calcio.
Avevo sistemato i miei due divani ad angolo, in modo che si potessero sedere vicini, e non appena si furono accomodati presi la parola.
"Dovete sapere che giusto un anno fa conobbi AJ, e con lui il piacere del sesso fatto con uomini veri, ma soprattutto dotati di un signor cazzo. Dopo di lui ho conosciuto Bruce, che sia chiaro è un signore quanto io sia vergine, ma che ha dato il colpo di grazia ad ogni mia reticenza. Poi ci sono stati Esteban e Don, due così diversi che a metterli insieme non ci si riesce, ma che in coppia sanno far godere una donna come pochi altri. Ed infine c'è Francis, che da bravo ultimo arrivato vuole scalare la classifica a suon di scopate. Oggi io non voglio stabilire chi di voi sia il migliore, se non altro perché è qualcosa che non avrebbe senso, ma donarvi tutta me stessa come ringraziamento per tutto il piacere che m'avete dato." conclusi facendo cadere la vestaglia per terra.
Non so chi fischiò più forte, ma m'inginocchiai davanti a Francis che era quello più alla mia sinistra, per tirargli fuori la mazza ed iniziare a succhiargliela, facendo poi lo stesso con gli altri quattro, che da parte loro non persero tempo a toccarmi più o meno pesantemente il sedere.
Quando tutti e cinque s'alzarono lasciandomi ai loro piedi, mi resi conto in che situazione m'ero andata a mettere, circondata da uomini molto più che ben dotati, che solo io dovevo far godere. Senza perdermi d'animo continuai a girare su me stessa in modo da poter succhiare una mazza alla volta, tenendomi altre due nelle mani, mentre loro si spogliavano facendo battute non proprio gentili sulle mie voglie.
In realtà fu subito chiaro che quello non era altro che un gioco delle parti, con io che facevo la porcella ninfomane, e loro i maschi che la dovevano soddisfare, ma senza essere violenti o peggio.
Com'era quindi inevitabile, arrivò il momento in cui a uno di loro non bastò più la mia bocca, ma mi fece alzare per potermi scopare facendomi tenere dagli altri. Il primo a volermi fu Esteban, seguito a ruota da Don e poi Francis, lasciando Bruce per ultimo.
Messa in mezzo a tanta mascolinità non potevo che godere in modo quasi osceno, tant'è vero che ci volevano due di loro per tenermi in piedi piegata in avanti, mentre un altro mi teneva chiusa la bocca con la sua mazza.
Bruce ovviamente non poteva essere come i suoi compagni d'orgia, così dopo avermi dato alcune autentiche bordate dentro la passera, puntò all'ano come se per lui farlo fosse quasi un dovere.
"Tanto lo so che ti piace quando ti sfondo il culo." mi disse rimarcando il fatto d'esser il primo a farlo "E poi non vorrai farci saggiare solo la tua fica ?"
Non gli risposi anche perché Don mi spinse la sua mazza in bocca fino a farmi toccare col labbro inferiore i suoi testicoli, forse anche per non dar modo al mulatto d'infierire su di me dopo qualche insulto che gli avrei certamente rivolto.
"Così però siamo tutti scomodi, portiamola sul letto e scopiamola come si deve." propose AJ trovando subito il consenso dei suoi amici.
Esteban e Don mi portarono in braccio sul letto, dove mi sdraiai per ricevere come prima uno dopo l'altro i loro membri, con l’unica differenza che usai una mano sulla mia passera, come se quei bei bastoni non mi dovessero bastare. Quando vidi arrivare Bruce non mi mossi di una virgola, e lo lasciai che mi sodomizzasse esattamente come prima, dandomi però un piacere diverso, molto più forte e piacevole.
"A questa un cazzo alla volta non basta." disse Francis che sino a quel momento non aveva aperto bocca.
"Hai ragione." gli rispose AJ "Dai Rose salimi sul cazzo così ti facciamo godere come piace a te."
Vidi il mio primo amante sdraiarsi al mio fianco, e salirgli sopra per impalarmi sulla sua bella nerchia mi diede i brividi, neanche fosse la prima volta che lo facevo. Subito dopo Francis s'inginocchio dietro di me, e con un certo garbo mi spinse la sua mazza nel retto.
A quel punto mi fu impossibile non urlare per il piacere, e del resto piena di due signori cazzi di quelle dimensioni, come potevo rimanere in silenzio.
Quello che seguì fu una sorta di giostra di doppie penetrazioni senza fine, e stranamente Bruce si comportò da uomo e non da animale come suo solito. Da parte mia era come avere un orgasmo dopo l'altro, o forse uno che non finiva mai dato che ero sempre in mezzo a due uomini.
Quello che stavo vivendo non era solo il sogno di molte donne, ma l'apoteosi del mio essere una macchina da sesso a trecentosessanta gradi, dove non aveva più alcuna importanza chi dirigeva il gioco, e chi invece lo subiva, anche perché quegli uomini li avevo invitati io, e stavano facendo esattamente ciò che volevo, quanto che tutti e sei stavamo godendo più o meno allo stesso modo.
Non ebbi nulla da dire neanche quando AJ e Don misero le loro mazze così vicine, da formarne una realmente gigantesca, sulla quale però m'impalai con naturalezza, quasi non aspettassi altro. Nonostante avessi un vero fiume fra le gambe, quella penetrazione fu abbastanza dolorosa, e riuscii a completarla solo grazie all'aiuto degli altri uomini, che a quel punto aspettarono il loro turno per replicarla.
Visto che però non riuscivo di fatto a muovermi, Esteban mi fece sdraiare a bordo letto su un lato, in modo da provarci con Francis, riuscendo non solo a mettermi due nerchie dentro la passera, ma pure a spingere anche se molto piano.
Nonostante cercassi di non rimanere solo passiva, godevo a tal punto che non riuscivo a fare nulla se non gemere di piacere, alla totale mercé di quegli uomini che avevo portato in casa.
"E se gliene mettiamo due nel culo ?" propose Bruce che doveva esser sempre il più animale del gruppo.
"Ti tiro un calcio nelle palle che ti si rizza fra un mese." gli rispose Don "Quindi pensa a scopare e non pensare di fare altro. Rose sarà anche una signora troia, ma non per questo le devi far male, e poi se soffre godi di più ? No allora non ci provare."
Gli altri tre appoggiarono il pelatone, tranquillizzandomi sul proseguo dell'orgia, che infatti fu una sequenza lunghissima di doppie penetrazioni, ma mai entrambe anali.
Non so per quanto andò avanti quella perversa giostra, quel che è certo è che poco prima che finisse, Francis andò in cucina per tornare con un grosso bicchiere e una bottiglia d'acqua.
"Mettiti a pecora che adesso veniamo tutti quanti." mi disse il più giovane di loro davanti agli sguardi incuriositi degli altri stalloni.
Il caraibico fu il primo a venire, ma invece di farlo direttamente nella mia bocca, mi lasciò il suo seme sul sedere, invitando poi chi lo seguiva a fare lo stesso.
Uno dopo l'altro i miei amanti vennero sulle mie chiappe, e alla fine Francis raccolse tutto lo sperma nel bicchiere, che mi porse neanche fosse un calice di pregiato champagne.
Non ci fu bisogno di dire nulla, che bevvi i loro semi senza sprecarne una sola goccia, per poi mandarli giù con un paio di boccate d'acqua fresca.
L'orgia era finita, e con lei le energie di tutti i partecipanti, soprattutto le mie che ne ero stata il centro. Gli uomini se ne andarono via uno dopo l'altro ringraziandomi per la 'bella serata insieme', e chiedendomi di richiamarli presto, cosa che promisi a tutti.
Dopo più di un'ora passata quasi immobile sul letto, riuscii ad andare a farmi una doccia, avendo qualche problema a lavarmi le parti intime perché mi bruciavano ancora, ma del resto le avevo usate come non mai.
"Per l'anno prossimo devo pensare qualcosa di diverso." dissi a me stessa prima d'addormentarmi, felicissima di come avevo passato quelle ultime ore.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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